
Voglio raccontare di storie mai narrate, accadute realmente o trasfigurate nella mia fantasia in cui tutto può succedere.
Vi parlerò della capacità degli uomini di vedere, toccare ma soprattutto comprendere tutto ciò che li circonda di cui non si ha percezione immediata. Della vanità perversa di una sciocca, della voglia di fuggire di una bambina e di un sorriso che cela mille difficoltà. Di tutto ciò che è ambizione e che oscura il culto delle cose semplici che rendono speciale la vita, dell uomo che nascosto sotto la giacca si dimentica di avere un cuore e di una giovane donna che continua a correre ed inseguire tutto ciò per cui sta lottando.
Nelle vie affollate della city mille anime si sfiorano non riuscendosi mai a toccare, tutti diretti verso il futuro, districandosi tra conti in sospeso, parole mai dette e credendo "all'imposibile ma non all'improbabile". In un cielo plumbeo, illuminato dalle luci di un'altro Natale, la vita scorre frenetica, tutto deve essere raggiunto poichè vitale e nulla è più vero senza un obiettivo che dal momento che verrà raggiunto ci indurrà a porgere lo sguardo verso nuove mete. Niente è vero se non lo si gurada con attenzione, soffermandosi tra i particolari e sviscerandone le forme fino a farle diventare parte di noi. Niente è vero tranne gli occhi.
Vi parlerò della capacità degli uomini di vedere, toccare ma soprattutto comprendere tutto ciò che li circonda di cui non si ha percezione immediata. Della vanità perversa di una sciocca, della voglia di fuggire di una bambina e di un sorriso che cela mille difficoltà. Di tutto ciò che è ambizione e che oscura il culto delle cose semplici che rendono speciale la vita, dell uomo che nascosto sotto la giacca si dimentica di avere un cuore e di una giovane donna che continua a correre ed inseguire tutto ciò per cui sta lottando.
Nelle vie affollate della city mille anime si sfiorano non riuscendosi mai a toccare, tutti diretti verso il futuro, districandosi tra conti in sospeso, parole mai dette e credendo "all'imposibile ma non all'improbabile". In un cielo plumbeo, illuminato dalle luci di un'altro Natale, la vita scorre frenetica, tutto deve essere raggiunto poichè vitale e nulla è più vero senza un obiettivo che dal momento che verrà raggiunto ci indurrà a porgere lo sguardo verso nuove mete. Niente è vero se non lo si gurada con attenzione, soffermandosi tra i particolari e sviscerandone le forme fino a farle diventare parte di noi. Niente è vero tranne gli occhi.
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E quando credevo di dover lasciare Londra ecco che la vita ancora mi ha sorpreso con le sue mille sfaccettature sfumate nei colori più strani. Eccomi ancora nella grande, piovosa e affascinante Londra a schivare le mille anime perse nei meandri della city, a cercare ancora la mia stranda combattendo ogni giorno contro il tempo che passa troppo infretta. Andare a lavoro, e corri corri corri all'appuntamento con il Job Centre, e scappa perchè perdi la metro e il break per il pranzo sta per scadere, mi muovo tra la gente con il passo svelto e deciso una sana metà fra la camminata inglese e il jogging leggero. Il mio orologio a forma di farfalla giace ormai sulla mia scrivania da tempo inmemore ma ho sempre il cellulare in mano e sorprendentemente a volte riesco a calcolare il tempo senza neanche guardarlo. Per abitudine o attitudine odio arrivare in ritardo, mi da fastidio pensare che qualcuno mi aspetti ... anche perchè io odio aspettare... e allora affretto ancora più il passo cammino decisa schivando il freddo vento di un giugno che sembra novembre. Un'altra co








