giovedì 27 gennaio 2011

La bassa morale de "Il Giornale" -

Se cade il re cade tutta la sua corte, l'effeto domino è inevitabile. Prima che la fine arrivi, anzi, proprio quando la barca sta per affondare, il capitan caimano non scappa, non vuole arrendersi ed usa tutti i mezzi possibili per salvare il salvabile. Telefona e insulta i giornalisti sovversivi, manda nelle trasmissioni donne volgari che a colpi di dito medio ed uscite di scena rimarcano lo stile Berlusca: negare tutto, tutto! Anche davanti all'evidenza. La macchina del fango è in moto, gli ingranaggi sono pronti: i nemici vanno abbattuti senza rispettare le regole, perchè le regole in guerra non esistono.
Immagino la povera A. Greco, giornalista del Il Giornale, di proprietà di Berlusconi, rovistare tra l'immondizia di Ilda Boccasini, magistrato che sta coordinando le indagini sul Ruby- Gate, appostarsi con il classico camioncino bianco davanti casa dell'accusatrice. L'intraprendente reporter ha un compito difficile: screditare il magistrato che sta indagando sul suo padrone, e che con le confessioni e le intercettazioni telefoniche raccolte potrebbe davvero mettere la parola fine al sultanato di B. Me la vedo li di fronte alla strada, con gli occhiali da sole in una Milano grigia, a spiare tutte le mosse della Boccasini, e con una certa insoddisfazione pensare: "ma guarda questa, non indossa neanche un maglioncino di cashmire o chessò, le calzette azzurre, niente!". Giorni e giorni a rovistare nella vita del magistrato, e alla fine, dopo tanto sforzo ecco lo scoop: nel 1982, Ilda, allora giovane sostituto procuratore di Milano, si scambiava tenere effusioni davanti al Palazzo di Giustizia, per questo il CSM, consiglio superiore della magistratura, l'aveva richiamata a Palazzo dei Marescialli. La cosa era rimasta sepolta per anni, proprio perchè questi richiami interni sono coperti dalla privacy, e comunque, è bene ricordare che la Boccasini è stata assolta dai suoi superiori. Nonostante gli atti interni siano materiale riservato, la giornalista del 'Il Giornale' è riuscita a leggere l'atto e scrivere un articolo intitolato "La doppia Morale della Boccasini". In pratica la Greco mette sullo stesso piano un bacetto dato da una giovane ragazza con il Bunga Bunga e le orgie con minorenni, ( la seconda dopo Ruby, sembra sia Iris) del nano dal culo flaccido, (così etichettato da Nicole Minetti in un momento di sfogo-ribellione dal padron Sivio). Una volta agguantato l'appiglio la giornalista del 'Il Giornale di Berlsconi', ha rincarato la dose con dettagli compromettenti, e si perchè la giovane Ilda i bacetti non li dava a ragazzi qualsiasi ma a giornalisti comunisti, nemici di Berlusconi. Con questo articolo che sfiora il ridicolo, 'Il Giornale del Sultano' ha voluto mettere in luce che un magistrato come la Boccasini che sta indagando su Berlusconi, e le ragazze di via Ol(r)getta, ha scheletri nell'armadio e ha solidalizzato con i nemici comunisti: ecco perciò spiegato perchè il Silvio furioso ripete ad ogni trasmissione tv, ma non in tribunale, che tutta questa storia è una montatura per sovvertire il voto del popolo.

Finisco riportando una frase tratta dal blog spinoza: Il Giornale: "La Boccasini è un magistrato fuori controllo" Vaglielo a spiegare che deve essere così.
English Version is coming soon

martedì 18 gennaio 2011

Cosi fan tutte - Italian contradictions

Una faccia acqua e sapone, un pendolo a croce, simbolo di specchiata moralita' e un sorriso da 'ragazza della porta accanto'. Cosi' si propone Nicole Minetti nel suo sito web che oggi la vede consigliere regionale della Lombardia. La Minetti, era fino a poco tempo fa una egregia signorina nessuna, che sgambettava in terza o quarta fila nel corpo di ballo di Colorado caffe' e puliva i denti a Mister B. Oggi, che e' venuto fuori il cumulo di pattume, la signorina Minetti ha un posto nelle zone alte: dai riscontri delle intercettazioni telefoniche lei, si proprio lei, la brava ragazzetta, timorata di Dio con la croce al collo, era l' adescatrice, la trainer delle prostitute di mister B, e lei stessa parte delle orgie che stanno indignando il paese. Dai primi dossier investigativi vengono fuori particolari scabrosi: ragazzette svestite pronte ad compiacere il vecchio sultano o animare le sue fantasie perverse con scene lesbo. Una persona, con un minimo di buon gusto avrebbe oscurato il sito, lei ha ritenuto opportuno non farlo. Infondo, c'e' anche tanta gente che i giornali non li legge, che guarda il tg di Fede, altro imputato nella vicenda, o di lingua d'oro Scodinzolin, e allora e' per loro e solo per loro che suor Nicole comunica. Anzi fa di piu': chiede agli utenti di dire la loro su argomenti da lei scelti. Questa volta il topic indovinate cosa era? LE PARI OPPORTUNITA'! In sintesi, una prostituta e adescatrice che, grazie alle sapienti arti del mestiere piu' vecchio del mondo occupa una poltrona da 8 mila euro al mese, (soldi che noi paghiamo!) chiede a la "tua opinione" sul significato di pari opportunita'! Non bastava la Carfagna a distruggere un ministero di cui, soprattutto in Italia, ci sarebbe tanto bisogno, ci mancava pure la signorina Minetti
E' verissimo che la consigliera-puttaniera non e' la sola ad essere stata coinvolta, cosi fan tutte, ma le altre, appena le carte sono state scoperte, hanno avuto la decenza di non proporre le pari opportunita' nel loro sito web. Verrebbe da dire: c'e' un limite a tutto, ma sembra che questo vecchio adagio popolare non funzioni in Italia che da repubblica delle banane e divenuta repubblica delle puttane con un puttaniere a capo di tutto.
Se sei curioso-a clicca qui e fai sapere anche tu cosa ne pensi delle pari opportunita' al consigliere Minetti.

English Version


A face without make up, a pendant in the shape of a cross, symbol of high morality and a smile like a common girl next door. This is the way Miss Nicole Minetti, counsellor of Lombardia, a region in the North of Italy, appears in her web site. Do you know who is she and why I am talking about her? She was one among other dancers in a famous Italian show, then became the dental hygenist of Prime Minister Berlusconi. Despite she had not a right degree and experiences, when she came across to Mister B. , she left her job and was suddenly "promoted" counsellor, ( 8.000 euro per months). Now that the big scandal has came to the public light, she is not one among others, but, according to the investigative papers, she is one of the main character of Prime Minister orgies and bleakness. In fact, following the never ending report comes out of the wiretap, every new papers and magazines wrote about Miss Minetti as one of the panders of "rent girls" or escorts, or to be honest and fair with language whores. The girl, in the pict, with the immaculate appearence turned into a cynic and without qualms person. Everything is known because she made calls, without knowing she was spying, and revealed to some friends-prostitutes even the price for a blowjob to do to Mister B. So the gentle and apparently innocent Nicole was nothing less than a female pimp that sometimes took part to dirty games with Berlusconi. But this is not the end, she has had cheekiness to ask to her web visitors: "what is your opinion about equal opportunity?". In other words, she got her political job because she was a prostitute and a ponce, and she wants to know, in the end, if you believe in meritocracy. Maybe Miss Minetti thinks that Italian are stupids or simply lobotomized by bias journalism pro mister B?. The counsellor- tart- pimp, was not the only women involved in the scandal, but the others didin't ask to the public opinion about equal opportunities. Miss Minetti is the pardox of a nation on the edge of catastrophe: immaculate image and dirty actions.
Sorry if I used an inappropiate language, but I truly believe that whoever sells her body to achieve a top position without any qualification is a whore!

sabato 8 gennaio 2011

L'etica giornalistica non e' una opinione - Journalism ethic isn't an opinion

Non vi sopporto, voi e le vostre idiosicrasie: l'arrogante non e' un servo, non si abbassa a compromessi ma sfida chi va contro se stesso e cio' che rappresenta. Per i giornalisti i fatti sono lo scopo ultimo del lavoro, la deontologia e l'etica nel presentarli distingue il professionista dal dilettante. Non tutti i giornalisti professionisti hanno ben chiaro cosa vuol dire il termine oggettivita': c'e' chi in cambio di una comoda poltrona nel lussuoso palazzo degli specchi baratta l'etica con la convenienza. Non paghi dello sgarro alla professione, in cambio del vassallaggio sopprimono la dignita' annullandosi come persone. Nonostante cio' hanno l'ardire di professarsi esseri liberi. Qualcuno dovrebbe spiegare loro che la liberta' e' uno stato mentale che contrasta con il servilismo e si discosta dall'arroganza intesa come superiorita' nei confronti del prossimo: il maggiordomo potra' bistrattare il lavapiatti o il giardiniere, ma china sempre la testa davanti al padrone anche se il padrone e' un idiota. A coloro che sporcano e infangano ogni giorno l'etica giornalista dedico questa citazione:

...siate come la piccola supposta che quando è chiamata a compiere il suo dovere lo fa fino in fondo senza mai guardare in faccia nessuno. Si mette subito in cammino cercando umilmente la propria strada. E se qualcuno le si para davanti dicendole con presunzione ed arroganza: "lei non sa chi sono io" intimamente sa già che non può essere altro che uno stronzo.

English version

I cannot bear you, you and your idiosyncrasies: an arrogant is not a servant, he doesn't accept compromises but challenges whoever is against him or his ideas. Facts are final goal of journalism, reports them with care and attention is the biggest part that frames ethic and deontology of professional journalist, and distinguish them from amateurs. Not all professional journalists knows what it means objectivity: there is someone ready to trade ethic in return of a "comfortable chair" inside of the mirror palace. But this vassalage is deeper: somebody die, not physically but morally, while selling dignity to get the power. Nevertheless these people claim they are free. Someone needs to explain them that freedom is a state of mind which jars with servile disposition and arrogance, believed as superiority towards others: an house-steward can mistreat dishwasher worker or gardener but he always bends his head in front of his master, even if his master is an idiot. I want to dedicate the below quote to whoever smirches journalism job:

There we go the quote

you are like a little suppository that when it is called to do its duty it goes "until the end" in order to accomplish task without looking at anyone. If someone cross your path asking scornfully and with conceit: " you don't know who I am" the little suppository knows it is a piece of shit.

venerdì 17 dicembre 2010

Grinch for Xmas

Caro Babbo Natale, Dear Santa Claus,

Devo ammettere che nonostante non abbia ricevuto per me i regalini da qualche centinaio di euro che avevo chiesto lo scorso anno, ho constatato con i miei occhi che il regalo al mio vecchio e odiato ex capo e' arrivato a destinazione.

Despite I didn't get the expensive presents for myself last year, I have to admit that the request for my ex boss was delivered save and sound.

Anzi ti diro' di piu', forse ti sei fatto prendere troppo la mano e hai consegnato non una scatoletta della preziosa "merda artistica" ma a destinazione, nella ex lussuosa casa del mio ex potente boss sono arrivate quintalate di prodotto. Lui certo non ha gradito ma che importa, a Natale basta il pensiero.

Moreover, I know that you gave him more than I asked you: not one precious box of "sheet of artist" but tons of this product. Certainly when he received the special present in his ex posh house, he didn't appreciate it but I don't care, because in the Xmas time what is important is the thought.

Ma ora passiamo alle mie nuove richieste, so che c'e' crisi e che per arrotondare hai tenuto sulle ginocchia ragazzini obesi e mocciolosi nei grandi e affollati centri commerciali strabordanti di giochini elettronici fuori dalla portata del tuo sacco. Detto cio', come vedrai la mia lista di questo anno sara' composta da pochi oggetti non costosi ma che spero sortiranno lo stesso effetto dello scorso natale.

Now it is the time for my request. I am aware about the current financial downturn and I know you get a second job in lots of malls where you let fat and snotty nosed kids to sit on your laps. This was my preamble to assure you that in my list there are no expensive stuff but I hope that what I'm going to ask you will have the same outcome of last year.

Quest'anno non chiedero' nulla per me, tutto per i mie cari e adorati amici, infondo il natale non e' donare agli altri...

This year I don't want nothing for me, all my desires are addressed to my dear friends, at the end of the day Xmas means donating to others...

Ecco la mia lista:
There we go my list:

Questo sarebbe il regalo ideale per Miss E. , lei sogna da sempre capelli lisci come la seta, perche' non accontentarla quest'anno?

This one could be perfect for Miss E. She always dreams to have smooth hair as silk, why we don't please her?







Il verde starebbe cosi' bene alla mia cara amica C. e poi lei cosi' alla moda potrebbe finalmente vantare un abito davvero originale e magari chissa' lo spaccia anche per esclusivo.

Green could suit perfectly my dear friend C. She is so into fashion and with this dress she could have an outfit really original, and maybe she will say it is something made exclusive for her.








Questo e' un regalo molto significativo, e voglio che lo porti nella casa di G, infondo credo che si ritrovera' molto nell'animale che adorna il simpatico anello? oppure no ma insomma cosa importa....

This is a very significative present and I ask you to deliver it to G. I believe the animal on the ring reflects what he really is.



A Natale ogni regalo vale. E basta dire che sono cattiva, senno' poi ci credo e inizio a vantarmi della mia perfidia.

Clelia il Grinch

Well, for Xmas everything MUST BE ACCEPTED. The last thing: please stop saying I am a bad girl otherwise I start to believe it and brag about my wickedness.

Clelia as The Grinch


mercoledì 8 dicembre 2010

Fashion last minute

Mi ha sempre divertito osservare chi popola il regno dell'effimero occasionale. Sto parlando di uomini che indossano giacca e cravatta e di donne che vestono abiti sgargianti e all'ultima moda, solo ed esclusivamente per le grandi occasioni. Come dire: sono cattolico, vado in chiesa la domenica e mi pento dei mie peccati solo un giorno a settimana, gli altri giorni sono ateo. L'apparire e' un dovere irrinunciabile per i fashion addicted dell'ultima ora. Sono loro che a tutte le feste comandate e in certi selezionatissimi eventi non si fanno vedere se non hanno sulla pelle il vestito firmato, magari poi e' falso, ma cosa conta nessuno guarda l'etichetta. Se non fosse ormai fuori dai circuiti della moda, indosserebbero la cara e vecchia pelliccia tanto in voga negli anni 80, che dava il messaggio di essere elegant chic, o posizionerebbero l'orologio sul polsino. Peccato che certi status symbol sono stati abbattuti. L'apparente vuole brillare, ma non brilla di luce propria, prende in prestito ori e orpelli riconosciuti come brillanti da una societa' che oggi piu' di ieri si fonda sull'abito e dimentica il monaco. L'essenza si perde in dettagli inutili, collezionati in maniera maniacale che, per i devoti del fashion last minutes rappresntano l'eredita' sacra. Per gli apparenti sprovvisti di finanze adeguate ai bisogni di sfoggio occasionale, il loro vezzo par time diventa una tortura idiosincratica a volte intollerabile: si fa a gara per mostrare gli eccessi, ma gli eccessi costano e per averli e sfoggiarli c'e' chi mangia tutti i giorni insalata, illudendosi di poter avere qualcosa che lo connoti per cio' che non e' e forse non sara' mai. Gli apparenti tout court in genere mi fanno sorridere, dietro la loro immagine costruita si nasconde una aridita' mentale che sfiora la goffaggine, ma tra il loro culto giornaliero e gli "apparenti della domenica", lasciatemi dire che la seconda categoria e' quella piu' esilerante. La classe non si compra ne si baratta con oggetti inutili. Per tutto il resto ci sono gli outlet.

English Version

People obsessed for the ephemeral word has always amused me. I am talking about men who put on suit with tie and women who wear flashy and garish dresses only and exclusively for big events. This could be said as: I go to the mass every Sunday, I repent for my sins but the other days of the week I am atheist. Appearing is a must for last minutes fashion addicted. All mundane events and festivity occasions are chances to showing up themselves with fashionable dress, perhaps outfit is not original one but who cares, nobody knows. If fur was still in the fashion market, women would have a bunch of foxes on their shoulders,and men would put watch in their wrist, just to prove their fashion style. What a shame for them that all this status symbol are not "alive" anymore. Occasional fashion addicted wants to shine but they bask in appearance reflected glory, they borrow luxury frills recognized by society as symbols of elegance in order to be what they aren't now and won't be in the future. Essence is lost in useless details collected painstakingly by loyal supporters of fashion last minutes who consider all the knick-knacks as a treasure. For whom has financial difficulties to satisfy this randomly excessive ostentation is a real idiosyncratic torture that leads to a vain attempt to demonstrate to neighbours how cool they can be. Part time fashion obsession cost sacrifices, and who is not so rich to get the right look, is obliged to eat salad every day in order to achieve a posh outfit only for one party. Every Day Fashion addicted make me smile, because, most of the time, beyond their perfect images there's a scarcity of intellectual insight that is, in fact almost awkwardness. Between cult of appearing in every day existence and fashion only for Sunday, the last category is the most comic one. You can not buy elegance, for everything else you can go to the near outlet.

mercoledì 1 dicembre 2010

La notizia e' femminile - Far from the sex equality discrimination is the queen

Non e' solo questione di numeri, e' uno sbilanciamento che sottolinea come, nonostante gli sbandieramenti di piccole conquiste, siamo ancora lontani dal raggiungimento della meta. Sono 15 anni che il Global Media Monitor Project (GMMP), una ricerca sulla percentuale di giornaliste di inchiesta nel mondo, ci da gli stessi risultati: una esigua minoranza di donne si occupa delle hard news, ossia notizie di politica ed economia. Questi campi sono quasi completamente dominio dei giornalisti, le colleghe si occupano maggiormente di arte, cultura, attualita' e sport (escluso il cacio ovviamente). Questi sono i dati emersi dal GMMP, un quadro scevro da ogni possibile altra interpretazione se non il fatto acclamato che sottolinea una forte discriminazione di genere ponendo in evidenza come le news e le opinioni piu' "significative", in termini soprattutto di ascolto, sono quasi a completo appannaggio dei giornalisti, uomini.
Lasciatemi esprimere un giudizio sincero verso i colleghi uomini: alcuni di loro sembrano persone brillanti finche' non aprono bocca e parlano. Poche hanno l' opportunita' di trattare le notizie di politica ed economia, ma d'altro canto le giornaliste che si occupano di attualita' fanno emergere realta' rilevanti che dovrebbero essere trattate nei discorsi dei politici e degli economisti. Mi riferisco alle professioniste dei media che intervistano i terremotati, entrano nelle fabbriche dando voce agli scioperanti, e documentano la vita di chi tutti i giorni lotta contro un quotidiano faticoso. Bisognerebbe valorizzare di piu' questi report e soprattutto far si che le giornaliste esperte in politica ed economia abbiano gli stessi spazi dei colleghi. Infondo molte possiedono talento, grinta ed attributi, sfortunatamente solo metaforici.
Qui non si tratta solamente di pari opportunita', qui si sta parlando di dare lustro al mestiere. Guardando alla grammatica italiana, qualcuno obietterà: il mestiere e' nome comune di cosa maschile, io rispondo si e' vero ma la notizia e' un nome comune di cosa femminile. Sfortunatamente anche la discriminazione e è donna ed e' la regina di cio' che chiamiamo moderna societa'.

English Version


It's not only an imbalance situation, despite some achievements were obtained by women, it is a matter of fact: sex equality is still far from being reality. For 15 year the Global Media Monitoring Project ( GMMP), an academic organisation that conduct every a yearly research, has underlined the usual short percentage of women journalists involved in the field of investigative journalism. According to the research only a very few women have the opportunity to write or talk about hard news, or rather news regarding political and economical issues: the ones able to get a strong engagement from audience. GMMP shows how men journalists "dominate" those sectors, while the vast majority of women journalists cover soft news, such as entertainment, art, cultural, current affair and sport event (not football of course, football is still a men topic). This is the outcome highlighted from the research that monitored this matter around the world. There is only one explanation which can be summed up what I reported to you with one single world: gender discrimination. As a journalist, and woman, let me say something regards this matter: some of my men colleagues seem bright people until they open their mouths to speak up. If it is true that a narrow minority can investigate hard news, a substantial part of women journalists draw the attention of audience to significant aspects of what happen around us. They works on important aspect of current affair like: interviewing earthquake victims, striking people in factories and reporting every day life of people who are struggling to survive in the society. I believe that the value of their work should be increase and politic and economic field needs to take into serious consideration this kind of news. Furthermore, let destroy this stupid discrimination and, above all, let women have the same right of men to investigate hard news. In the rear, some women are much more capable to do that, they get talent and punch attitude, unfortunately they do not have the men physical "attributes" which are indispensable for getting the status of hard news journalist, at least in a very large part of the world and of course in Italy. Beyond the sex equality, my straight point is: with more talent women an less incapable men in the field of investigative journalism, the quality of the job can be much more improve. Looking at the Italian grammar, some italian could object: job is masculine, I replay: yes but news is feminine. Unfortunately, according to italian vocabulary, discrimination is also feminine, and it is the queen of what we call the modern society.

sabato 13 novembre 2010

Uno stato di Calma Apparente - The state of outward calm

Il sole riscalda la finestra della mia camera, non una nuvola ad ombrare il cielo, il profumo del caffe' che si espande tra le mura di casa mia. Fuori solo il fruscio di un vento lieve che scompiglia le fronde degli alberi. Uno stato di calma apparente. Il vento freddo del nord stacchera' anche le foglie piu' tenacemente attaccate ai rami, la pioggia impetuosa le trascinera' lontano, e i tuoni squarceranno il cielo limpido con lampi di luce accecanti. Aspettero' che la tempesta arrivi fino al mio porto. L'esperienza mi ha trasformato in un marinaio accorto, e come ogni buon marinaio ho imparato che per sopravvivere alle tempeste bisogna esserne parte integrante. Non ci sara' il tempo per le esitazioni, terro' stretto il timone, e guidero' la mia nave in un'altra oasi dove regnera' ancora lo stato di calma apparente. Se cio' non dovesse accadere, se non riuscissi a divenire parte della tempesta, sara' allora inevitabile la caduta. Ci vuole una certa maestria nel cadere, e spero di poter mettere in atto tutto cio' che ho acquisito in merito. In questa apparente quiete che preannuncia la tempesta, stringo tra le mani le poche cose certe che possiedo, e attendo che il cielo si oscuri e la calma diventi battaglia.

Foto: Roberto Raschella'. Copyright


English Translation



My room is getting heat by the sun coming from the window, there is no clouds in the sky and an aroma coffee is spreading all over my house. I can see outside only a wind rustle that lightly mess up foliage on trees. It is a state of outward calm. Sooner or later the cold northern wind will come and it is going to pull out all leaves including those so sticked out to branches. The wild storm will drag everything off and stroke of lightning will cut the sky. I am waiting for the arriving of such storm in my harbour. Experience made me into an expert sailor, and as a good sailor knows, in order to survive during a storm, it needs to be part of it. There will be no time for hesitations, I am ready to hold my rudder and I'll drive my boat in another oasis in which I will still find a state of outward calm. If this is not going to happen, if I can not be part of the storm, a downfall will be inevitable. During a tempest, it needs to have acquired a certain training to fall out without passing away, and I hope to put in practice all I learned from my past. In this state of outward calm that is foreshadowing storm I am keeping few sure things on my hands I am waiting to seeing the sky turning out darkish and calm changing into storm.

Pic by Roberto Rascella'. All right reserved