lunedì 17 agosto 2009

Cruel Intention
























Sono perfettamente cosciente che esistono regole sociali non scritte atte a mantenere un certo ordine. So che tutto ciò è vitale, ma oggi è una di quelle giornate in cui avrei solo voglia di dimenticare questi contorni del "quieto vivere" e poter esprimre me stessa come vorrei.

Prima di tutto busserei alla porta di Adam, il mio vicino, gli sorriderei e dopo le solite frasi di rito: Ciao come stai? tutto bene... si anche io, ( le regole della buona educazione non vanno mai dimenticate!) gli butterei in testa tutte quelle pietanze che lascia marcire nel nostro frigo. Finito ciò lo saluterei con un'altro gran bel sorriso e me ne andrei soddisfatta.

In secundis, andrei dalla figlia di Miss V, che sorprendentemente non assomiglia a Cindy Croffrd ma è un mix tra Genoeffa e Anastasia, le sorellastre perfide di Cenerentola, con l'aggiunta di baffetti neri alla Hitler e ciglia alla mangiafuco. Per sua fortuna la poverina non conosce il delizioso strazio della ceretta facciale. Mi avvicinerei a lei e dopo i soliti convenevoli gli urlerei : "Invece di passare tutti i santi weekend con il pigiama a rastrellare il tuo orticello, esci e incontra gente. In questo modo quando varco la porta di casa non mi guarderesti più come una sfinge". Fatto ciò aggiungerei " Tanti cari saluti alla carissima Mrs V. , anche oggi cucina all'aglio contro i vampiri?"

Dulcis in fundo, attraverserei la strada, suonerei l'elegante campanello dei miei dirimpettai. Mi presenterei come si conviene e dietro loro gentile richiesta ,( eh... l'English applomb è uno scoglio sacro) entrerei e gli spaccheri i bonghi africani che martellano le mie orecchie tutti i pomeriggi dalla due alle quattro. Quando tutti i bonghi avranno esalato l'ultimo suono, guarderei i miei vicini e dopo una pausa di pochi secondi direi: "Lo sapevate che oggi va di moda la musica zen?"

Sfortunatamente i miei istinti rimarranno intrappolati dalle convenzioni. Oggi mi metterò davanti allo specchio e ripeterò la celebre frase di Ralph Emerson: "E' una regola delle buone maniere quella di evitare le esagerazioni".

English Version



I am perfectly aware that there are rules set up to keep order. I am conscious that they are vital, but today I would like to forget all of them and express myself without any "social convention".

First of all I would knock to Adam's door, my neighbour. I would smile at him and after usual questions-answers: Hello. How are you? ...I am fine and you? Good thanks ( good manners couldn't be forget) I would throw all of his food went bad into our fridge on his head. After that I would say " Enjoy your food!", I would give him a big smile of satisfaction and I would come back to my place.

Secondly, I would meet Mrs V.' s daughter, who surprice ... surprice doesn't look like Cindy Crofford. To be honest she is very much alike to Cinderella's sisters in law, Griselda and Grimella, I mean a mix of them whit the addition of little dark mustache and only one line of eyesbrow. It's clear that she doesn't know the "extacy" of facial wap. Anyway, I would come close to her and after the usual few words suited to the occasion I would shout : "Instead of raking your kitchen garden , wearing your pajamas, you must go out and meet people. Perhaps in this way you will give up to stare at me like a sphinx, every time that I pass my front door". I would also add: "Could you please sent my regards to Mrs V., is she cooking gaelic food? As always food against vampires".

Finally I would cross the road and I would ring to the family living opposite. I would introduce myself propely and consequentially they will invite me to come in ( English applomb is a must, and I know they are English). When I am in, I would like to destroy their African bongos which every afternoon (from 2pm to 4 pm) annoy my ears a lot. As soon as I finish I would look at them and say "Do you know that the new trend is zen music?"

Unfortunately, my cruel intention will remain trapped by common sense. Today I will stay in front of my mirrow repeating Ralph Emerson's most popular sentence: " It's a basic rule of good manners to avoid exaggerations".

giovedì 13 agosto 2009

Segreti - Secrets

Giustifica

"Se avessi un segreto non lo rivelerei a nessuno, neanche a me stesso. Non bisogna mai lasciare traccia. " Autore: Giulio Andreotti - tratto dal film Il Divo-


Lei invece non ha potuto fare a meno di dirmelo, rivelare ciò che non si dovrebbe e farlo addirittura davanti ad una telecamera con luci accecanti che delineavano chiaroscuri e ombre atti a nascondere la sua vera identità.

Ho rivisto Michelle, la ragazza a cui bastava mettere il rossetto rosso e i tacchi a splillo per diventare Barbarella, una escort di lusso.

Davanti ad un caffè all'aperto, in una Londra innondata di sole e di gente che chiassosamente camminava lungo le strade di Oxford Circus ho assistito inerte alla cronaca della sua vita. Un esistenza consumata all'interno di lussosi hotel, brindisi con champagne francesi posti in elegantissimi calici bordati in oro e lunzola di seta dove tutto viene consumato nell'apatia totale dei sentimenti.

Nessuno delle persone che le sono vicine sa della sua doppia vita, ma allora perchè urlare il proprio lato oscuro al mondo in una intervista. Questo mio dubbio è stato ben intuito da Michelle la quale senza che io chiedessi nulla, ha soffermato il suo sguardo su di me e dopo un pò mi ha detto: "Nessuno a parte te sa chi sia io veramente. Dietro la telecamera c'era Barbarella una ragazza sfrontata e cinica. Fare quell'intervista è' stato come convincermi che lei esistesse davvero. Lei è la macchia d'inchiostro sul vestito bianco di Michelle, il mio alter ego deviato e la mia vanità perversa".

Tutto poi è stato inghiottito in discorsi apparentemente normali. Intanto il sole tramontava e il cellulare di Michelle iniziava a squillare. Di lì a poco lei sarebbe nuovamente scomparsa e dalle ceneri della notte precedente sarebbe rinata Barbarella.

Tornado a casa mi sono chiesta ripetutamente perchè proprio io ho dovuto conoscere entrambe?

English version





"If I had a secret I would not reveal it to anybody, even to myself. It never needs to leave trace." Author: Giulio Andreotti - from the movie Il Divo -


She has not been able to hide it to me, even more she reveled what it wouldn't be tell to anybody in front of my camera. When I interviewed her I used only lights which made shadows in order to protect her identity.

I saw Michelle today. She is the girl who with red lipstick and stiletto becomes Barbarella: an escort.


Seating in front of a cup of coffee, in a day full of sun and people that noisily walked along Oxford Circus's street, I listened to her lifetime's story once again. An existence making up inside luxury hotels, toasting with French champagne pour it in elegant wine glasses hemmed in gold and silk sheet where all get through in a total absence of feeling.

Nobody who she cares about knows about her double life, but I was wondering why she wanted to tell me her dark side?. Moreover why she wanted to be interviewed for my tv assigment? Even though I didn't ask those questions, she sensed them. She looked at me and after a while she said: "Apart from you no one else really knows me. Behind your camera there were only Barbarella, a cheeky and cynic girl. When you interviewed me I realized that she exists. She is the ink blot in Michelle's white dress, my deviated alter ego and my perverse vanity. "

After that, our chats changed topic. In the meanwhile the sun began to go down and Michelle mobile started to ring. Shortly after she would have disappeared again and from last night ashes Barbarella would be reborn.

On my way home I wondered why I had to meet both of them?


giovedì 6 agosto 2009

La vanità è uomo - Vanity is man



Voglio aprire questo post premettendo che ho amici gay, e non ho pregiudizio alcuno sull'omosesualità . Finita la premessa ecco la disquisizione del giorno : la moda maschile è troppo gay! anzi arcigay!

Qualcuno sostiene che la distinzione tra i sessi va scomparendo... ma insomma un minimo di testosterone alle sfilate ci vorrebbe, ed invece ciò che si vede ogni anno è solo la "passerella" (ogni rifermento per i maliziosi è deliberatamente voluto).

Vestire gli uomini con la pelle d'orso e la clava mi sembra un pò ossessivo... ma via su... le vestaglie leopardate, i completi "giacca e pantaloni in lamè" tutti strizzati che in confronto i bustini ottocenteschi lasciavano i polmoni più liberi di respirare ed infine le camicine rosa pastello trasparenti con il pelo sulle maniche. Ne vogliamo parlare?... Parliamone!

Credo sia giusto chiedere una "quota azzurra" tra gi stilisti... qualcuno che descriva un uomo meno effeminato, senza lucidalabbra e smalto trasparente, uno insomma che si preoccupi di più di avere i cosidetti attributi senza mostrarli in vetrina, magari con le lucette intermittenti ad illuminare il decantato gioiello Swarosky.

Ps. Per gli affezionati lettori voglio precisare che fare la critica di moda non è la mia aspirazione per il futuro!


English Version



I want to open this post with a preamble: I have some friends who are gay and I have not prejudices on this matter. Now I can star my disquisition: men fashion tent to be gay.

Someone say that there is no more distinction between genders....maybe this is true, but come on... it would be nice to see a little bit more of testosterone on catwalks.

Wearing men as a primitive one it's not right, but once again see top with leopard path, suit made by lamè that are worst that corset used last century is defenely too much. Finally, transparent t-shirt with fur or organza... do we want to speak about this?... Let's do it!

I believe it would be right to have some fashion designers with more masculine attitude. Someone able to design men clothes which can describe a man less effeminate, I mean a man without lucid lip gloss and transparent polish; who is more worry to stand out because his "attributes" not because wants to show them with colourful lights that underline his "Swarosky's jowel".

PS. I want to point out that this is only a post, be a fashion reviewer is not my next goal.

lunedì 3 agosto 2009

Una fine conduce sempre ad un nuovo inizio - An End always lead to a new beginning




Chi prende la spada, muore di spada.Chi non la prende, muore in croce.

Ho sempre creduto che la determinazione debba essere il punto cruciale per iniziare a seguire la propria ambizione. Il tempo mi ha insegnato a selezionare i sogni e come sosteneva Ugo Bernasconi: " L'importante non è avere tante idee ma viverne una". Far sopravvivere la mia idea è stato come seguire una strada dal terreno sdrucciolevole e colma di ostacoli, ma ho amato ogni singolo passo compiuto anche quando sul mio viso sono comparse lacrime che tagliavano la pelle come lame di un rasoio. Ora sento che tutto sta per concludersi, che la corsa verrà arrestata dall'arrivo.

Un colpo di pistola, gli applausi di quel pubblico che non avrebbe mai osato arrivare fino a tanto, un raggio di sole illuminerà il mio viso, un sorriso di soddisfazione e tutto finirà ingoiato dalla mia ambizione. Rimarranno gli infiniti ricordi fatti di conquiste, si rimargineranno le ferite poichè la mia maledizione è sempre stata sopravvivere alle tempeste rigenerandomi gettando nel vento ogni pensiero che mi turbava.


La parola fine chiuderà il sogno, tra i titoli di coda appariranno i miei amici, che sempre mi hanno sostenuta e amata, per gli altri ahimè sarà riservato il vuoto, il nulla poichè non hanno saputo catturare la mia attenzione e si sono rivelati persone senza una propria personalità, inutili come sabbia nel deserto.

Il sipario si chiuderà, io farò un inchino e nel backstage tra bouque di rose rosse e la luce fioca di una candela mediterò su un'altra meta seguendo il mio motto:"Quando i 'vorrei' diventano 'voglio', quando i 'dovrei' diventano 'devo', quando i 'prima o poi' diventano 'adesso', allora e solo allora i desideri iniziano a trasformarsi in realtà.

English translation is coming soon




Who takes sword, it dies of sword.Who doesn't pick it up, it dies in cross
.

I have always believed that determination must be the crucial point to begin to follow ambition. Time has taught me to select dreams and as Ugo Bernasconi said: "It's not important to have many ideas but trully live one of them". Living my idea has been as following a road with the slippery ground and full of obstacles, but I have also loved every single finished footstep even when on my face appeared tears that cut the skin as blades of a razor. I feel that everything will end very soon and my run towards to goal will stop by my arrival.


A shot of gun, the applause of who would never have dared to reach so much, a ray of the sun will illuminate my face, a smile of satisfaction and everything it will end swallowed by my ambition. It will remain my "conquest" in my endeless memories. Wounds will be healed since my curse has always been to survive to storms regenerating myself throwing in the wind every thoughts that upset me.

It's time to call the end, the curtain will close and it will appear closing credits with the names of my friends who loved and encouraged me. For whom crossed my path without any maining... well for those people there will be nothing but an empty space because they were like unusefull sand in a desert.

When the time will came I will make a bent on the stage, I will go in the backstage where inside there will be red rose and candles and I will meditate on what will be my next achivement. As always I will repeat to myself my motto: " When I 'd want become I want, when I will become I do, when every later on become now... my next dream will have come true.