lunedì 1 settembre 2008

Aborto Sin Pena - Abortion Sin Pena


Ho sempre rispettato le opinioni altrui, fa parte della mia personalità spiccatamente democratica. Mi convinco sempre ad ascoltare i diversi punti di vista cercando di comprenderne i significati, coglierne le sfumature e le diverse angolazioni prospettiche.

Premesso ciò non posso nascondere la mia natuarale attitudine alla critica che si rivela quando tutto ciò che entra nella mia mente si scontra inesorabilmente con i miei principi fontamentali.

Credo fermamente nelle scelte individuali. Fatte le dovute eccezioni, sono convinta che ogni singola azione presa da una donna in gravidanza sia fatta secondo coscienza, dettata da eventi e contingenze diverse, non tenere conto di queste variabili sarebbe secondo me un errore imperdonabile.

Che qualcuno spiegasse a Sarah Palin, candidata repubblicana vice presidenza degli Stati Uniti, che le donne che scelgono di abortire non prendono questa decisione senza valutarne i rischi fisici e soprattutto psicologici. Dietro una risoluzione così traumatica si celano migliaia di storie personali diverse. Vite costrette a rinnegare la vita poichè per il figlio, magari anche desiderato, mancano le basi economiche per assicurargli anche solo un piatto di minestra al giorno. Figli concepiti non dall'amore ma dalla violenza. Bambini che avranno una esistenza difficile e dolorosa poichè già nel grembo materno hanno ricevuto la loro sentenza di morte, che avverrà dopo pochi anni dalla loro nascita.
Non tutte le donne si possono confrontare con l'essere madre in condizioni di normalità, esistono donne che tra quattro muri bianchi di un ospedale, con i pugni chiusi e le lacrime nel cuore dicono addio al loro bambino mai nato. Condannarle, come fa la Palin e tutti gli abortisti, è un atto di ingiustizia che proprio non può essere tollerato. Battersi il petto e recitare la Bibbia non aiuta queste madri. Risolvere la questione inglobondola nella più bigotta e puritana morale cattolica vuol dire liquidare senza conoscere le cause scatenanti. Dio ha dato la vita, ma ricordiamocelo sembre ha donato anche il libero arbitrio. E allora gli abortisti vorrebbero mettere in discussione anche le parole del Creatore!
English Version
I have always respected someone else's opinions, it is part of my democratic personality. I always convince myself to listen to different points of view, trying to understand its meanings, to gather the tones and the different perspective anglings of them.

On the other hand I can not hide my natural attitude to criticism that reveals it when in my mind enters somethings that collapse with my foundamental priciples.
I believe in individual choises. With due excepitons, I am convinced every single action taken by a woman in pregnancy is made according to coscience, suggested by facts and different contingencies, in my opinion don't keep in mind these variables would be and unforgivable mistake.
Someone needs to explain to Sarah Palin, nominated as the republican candidate of vice president of United States of America, that women that chose abortion do not take this made up mind without evaluating physical and above all psycological risks. Bihind such a dramatic solution are concealed a lots of different stories. Lives forced to disown the life, since for the future children, perhaps also wished, there are not enough money to ensure for him/her a dish of soup per day. Children conceived not from love but violence. Children that will have a difficult and painful existence since already in the maternal womb they have received the sentence of death that will happen after few years from their birth.
Not all women can be compared with motherhood under normal conditions, there are women among four white wall of a hospital, with closed fists and tears in the heart they tell goodbye their childnev been ever born. Condamn them, as Palin and other abortionists do, it is an action of injustice that can not be tollerated. Fighting breast and reciting the Bible will not help these mothers. Resolve the matter englobing it in the most bogot and puritanical Catholic ethic means to liquidate without knowing the causes instigating. God gave us life but we need to remember that He also gave us the free will. So abortionist would want to put also in discussion the words of the Creator!

22 commenti:

Carmen Beatles! ha detto...

L'ABORTO è UNA QUESTIONE MOLTO DELICATA...c'è gente che non la sa affrontare..
io penso che ognuno debba fare come si senta..
libere opinioni..

Sasco ha detto...

Clelia, non sono completamente d'accordo con te. E' vero, bisognerebbe tener conto delle innumerevoli variabili ed appunto per questo legiferare sull'argomento è estremamente difficile, forse impossibile. Ma non si può evocare il libero arbitrio della "donna" (e qui si parla come al solito del caso in generale) e dimenticarsi del libero arbitrio del figlio(e qui si dovrebbe parlare del caso specifico ma non lo si fa mai). In questa direzione la società ha il dovere di diffondere il valore della vita e poi di prodigarsi affinché le difficoltà reali o presunte della madre siano concretamente risolte. Quel figlio dovrebbe nascere con l'opportunità offerta dalla società. Non è utopia.

Alfa ha detto...

Come cittadino dello stato in cui vivo, indipendentemente dalle mie convinzioni religiose, mi indigno ogni volta che sento che una donna rinuncia ad avere un figlio per ragioni economiche.
Lo Stato ha il dovere di rimuovere tutti gli ostacoli che si frappongono all'esercizio della libertà fondamentale dei cittadini: il diritto alla vita.
Se una donna abortisce perché costretta da qualcosa o qualcuno non esercita una libera scelta. E quindi non ha senso puntare il dito contro la seconda vittima di quella che resta, comunque, una penosa tragedia.

Sally Brown ha detto...

Ciao Clelia, mi piacerebbe molto affrontare con te un argomento così spinoso.
Ne verrebbe fuori un' interessante discussione.
Io stessa, in linea di principio contraria all'aborto, mi rendo conto dell'esistenza di innumerevoli varianti che influiscono su una decisione di questo tipo.
E' difficile e, egoisticamnte, spero di non trovarmi mai a dover scegliere.
Sally

Cicapooh ha detto...

Questo post è scritto con una tale cura e delicatezza e sopratutto intelligenza che mi viene da dire a voce alta un...BRAVA...
Mi ritrovo pienamente daccordo con il tuo punto di vista e ne condivido molti punti...
Ci sarebbero molte cose che vorrei aggiungere...e mi dilungherei fin troppo risultando poi forse troppo prolissa...
Mi basta dire che mettere al mondo un figlio per molte persone è solo un atto egoistico...io credo che se davvero si vuole amarlo veramente quel "bambino", se non ci sono le condizioni per mantenerlo e prendersi cura di lui AL MEGLIO...ALLORA non necessariamente si ha il diritto di procreare...
E' un diritto del bambino vivere una vita in SERENITA' e non una vita di sofferenza... si ha davvero il diritto di decidere un destino forse di disagio, di carenze, mancanze e in alcuni casi violenza?? si ha davvero il mettere al mondo un essere umano pur sapendo che non si potrà dargli il meglio?
Non è facile... e chi punta il dito non ha la minima idea credo di cosa possa voler dire dover affrontare la realtà e fare i conti con una scelta così difficile...credo dal mio punto di vista che una donna che prende questa scelta in modo ponderato e con le giuste valutazioni (gli eccessi sono sempre da escludere) meriti lo stesso rispetto di una donna che decide di intraprendere la strada opposta...l'aborto è una scelta che segna il percorso di una donna per tutta la vita...
Un abbraccio cara clelia :)
S.

Cicapooh ha detto...

Per sasco:

La società siamo noi...
S.

pansy ha detto...

Un post delicato, un argomento di cui spesso si parla, ma come hai scritto tu penso se ne trovano ben pochi in giro :)

Sasco ha detto...

Infatti Cicapooh, la società siamo noi: non è possibile aspettarsi che sia un governo a trovare una regola. Una donna abortisce per mille motivi che sono derivati dal condizionamento degli altri che le vivono intorno e che probabilmente non sanno nulla del dramma che si sta per compiere. Non è mai una decisione presa solo dalla donna. Ogni aborto è una decisione presa dalla società. Quello che promuovo io è che si diano pari diritti a chi non li può reclamare. Come? Promuovendo una cultura della vita e non della morte all'occorrenza. La nostra è una società in cui è legittimato l'odio e la pena di morte per i figli di una violenza. E non per i violentatori.
Grazie a Clelia per la possibilità di replica.

Serena ha detto...

Che post forte...
e non posso essere che d'accordo con te...

ma spesso e volentieri mi stupisco della frivolezza delle persone a riguardo, tanto da sfiorare quell'eccesso di stupidità... tanto da far si che la differenze cerebrale tra queste e e un'ameba sia davvero infima...

Conosco, e me ne vergogno proforndamente... persone che si prendono pillole del giorno dopo come se fossero mentine...
conosco persone che dico: ah, non abbiamo usato niente, tanto tutt'al più vado ad abortire...
conosco persone che l'anno già fatto più di una volta, senza neanche porsi il problema...

beh, sarò drastica... ma questa frivolezza mi nausea e mi incattivisce dannatamente... credo che sono queste le persone a cui toglierei potere decisionale...
in quanto, comunque sia... un figlio non è un gioco...
al limite potrei capire se tali frasi uscissero dalla bocca di una 15enne... al limite massimo... (e dire che giocavo a barbie a quell'età... le cose cambiano)... giusto perchè è l'inesperienza a farle da madre... ma il brutto è che quello cose sopracitate son uscite dalla bocca di 26 enni/ 30 enni...
è spaventoso...
le persone non finiscono davvero mai di stupirmi...

Cmq... tornando in tema...
se una donna si è fatta l'esame di coscenza... ha valutato tutto... e per una questione o l'altra... e con ragionamento maturo... decide di abortire... è giusto che faccia come si senta...

Abbiamo lottato per questo...
e da Ferrara mi sento dire: "è una legge troglodita"...
speravo di non aver capito bene...
ma non aggiungo altro...

Non la smetterei mai di parlare di questo...
ma ora devo proprio andare...

Kiss

Serena

Ross ha detto...

Sono pienamente d'accordo con te. Soprattutto mi è piaciuto il tono pacato che hai riservato a un argomento così difficile, su cui troppo spesso si finisce per alzare la voce e perdere ogni rispetto.

P.S. Posso linkarti? :-)

Clelia ha detto...

Risosta

Ringrazio tutti vivamente per l'interesse mostrato a questo post.
Ribadendo ancora una volta che trovo immensamente costruttivo sentire opinioni diverse dalle mie, sottolineo che oggi in Italia è sempre più difficile decidere di mettere al mondo un figlio. La donna che decide di abortire oggi non può decidere diversamente sperando che tra 9 mesi la situazione cambierà. Lo stato non aiuta abbastanza e dare gli "spiccioli" alla nascita non mi sembra una che può far cambiare idea. Premesso coò gli abortisti condannano anche l'aborto terapeutico e questo mi sembra grave! Che sens ha far nascere un bambino che avrà al massimo uno o due anni di vita? Servirebbe solo a far soffrire i genitori!
L'analisi di Cicaphoo è molto interessante, pone in rilievo il problema dell'aborto in modo molto specifico. Io personalmente sono d'accordo con lei.

@Ross: Sarei onorata se tu mi linkassi.

Grazie ancora per i commenti e buona giornata a tutti voi :)

Clelia

Mr. Tambourine ha detto...

Non è facile trattare un argomento così spinoso con questa cautela e fermezza al contempo.

Mi piace il tuo blog, facciamo scambio di link? Fammi sapere sul mio (http://ciclofrenia.wordpress.com), baci!

Miss Dickinson ha detto...

Ti faccio i complimenti per il post bellissimo e scritto con una sensibilità non comune.
Detto questo, mi trovo completamente d'accordo con te, su tutto.
Abortire è una cosa terribile, traumatica in ogni caso, sia che si tratti di volontarietà o meno. Non deve essere usato come contraccettivo, quello mai, ma spesso la situazione è più complicata di quanto appare e sovente il dolore che si prova prima, dopo e durante, è qualcosa di inimmaginabile, credimi.
E la cosa terribile è che non passa mai, nemmeno dopo 10 o 20 anni, il ricordo rimane stampato nel tuo cuore ed è come se un pezzo di te fosse morto per sempre.
Ti abbraccio.

Jessica ha detto...

Ciao Clelia, concordo pienamente con tutto ciò che hai scritto!
Esistono, purtroppo, persone che giocano a fare Dio, ma inconsapevolmente snobbano le vere necessità e la naturale indole delle donne in questione.
Bel blog, mi piacerebbe linkarti ^^

scrittrice75 ha detto...

io la penso come te Clelia. L'aborto è una scelta difficile e se una donna la sceglie è perché ha ponderato tutte le possibilità. Io sono mamma di due bambini eppure non me la sento di condannare chi non vuole portare a termine una gravidanza, se i motivi sono reali. Sicuramente il non riuscire a mantenerlo è una motivazione grave ma gli anti-abortisti di direbbero:fallo nascere e lo dai in adozione.
MA DICIAMOCI LA VERITA' CHI RIUSCIREBBE A LIBERARSI DEL PROPRIO FIGLIO DOPO AVERLO VISTO?
Diciamo che in questo caso, forse io prima di abortire ci penserei, problemi di questo genere magari in qualche modo si possono risolvere....
Per quanto riguarda invece bambini che nasceranno già malati, sono daccordo al 100% che non ha senso farli nascere per farli soffrire.
Io sono d'accordo che la legge sull'aborto rimanga invariata, non come predica la chiesa o i benpensanti che sono convinti che bisogna eliminarla, una donna ha il diritto di scegliere in questo caso.
Mi rendo conto che a volte, capitano anche casi di uomini che vorrebbero il bambino ma magari la loro compagna no, ed allora la decisione finale spetta a lei.
Anche in questo caso mi sembra comunque giusto dare la possibilità alla donna di decidere, anche se quest'ultima deve cercare di tenere sempre in conto i sentimenti del proprio compagno.
L'argomento è troppo complicato ma soprattutto personale per poter dire quale sia la giusta via da seguire.
Rimane il fatto che avere reso l'aborto legale ne ha fatto diminuire drasticamente il numero

Clelia ha detto...

Risposte

@Fill: sarei contentissma se mi linkassi.

@ Miss Dickinson: Hai sottolineato un punto molto interessante. Il dramma di chi abortisce non si esaurisce con l'operazione, ma resta nelle donne per molto molto molto tempo.

@ Jessica: Personalmente non mi piacciano le persone che giocano a fare Dio. Sono d'accordo con te.

@Scrittrice 75:Prima di tutto grazie mille per essere intervenuta nel dibattito. Il punto di vista di una mamma, non sapevo lo fossi congratulazioni, è stato molto importante. La tua conclusione è verissima.

Grazie per i commenti

Clelia

Scarlett ha detto...

Questo è davvero un argomento delicato...ci sarebbero miliardi di cose da dire. Concordo comunque con te, anche io sono convinta che quella dell'aborto sia una decisione che spetta alla donna, e a nessun altro. Di solito chi abortisce non lo fa alla leggera: sono decisioni difficili, dettate da motivazioni diversissime, che vanno rispettate. Sinceramente trovo che l'ingerenza di certa politica e della chiesa, in materia, sia del tutto fuori luogo (spesso, tra l'altro, ci si dimentica che non tutti sono cattolici in Italia...). Detto questo, non bisogna nemmeno abusare dell'aborto come se fosse un metodo anticoncezionale (come le persone di cui parlava Serena), dato che di quelli ce ne sono a migliaia, basta decidersi ad usarli. Ad ogni modo ribadisco la mia convinzione che su questa questione l'ultima parola debba spettare alla donna e a nessun altro.

johnny ha detto...

non sono religioso, sono liberale, anzi direi anarchico per dire la verità, fermamente convinto della santità della libertà individuale e quindi del libero arbitrio, oltretutto sono anche un fisico teorico e quindi molto razionale, premessa dovuta a ciò che sto per dire, ma sono contrario all' aborto perchè il lidero arbitrio della madre fiisce dove inizia quello del bimbo, non puoi sceglere se un figlio deve vivere o no...nel momento in cui entra la vita di un altro individuo, perche il bimbo è un individuo, smette di essere un probema individuale della donna. con questo non voglio sminuire il ruolo della donna e sono convinto che dietro ogni aborto, non tutti però converrai con me che ci sono casi deplorevoli, c' è una sofferenza.

ed ora un po' di frivolezza...sei molto intelligente ed anche molto carina...quando torni da londra se sei libera ti potrei sposare :D

Streghetta ha detto...

Concordo pienamente con ciò che hai scritto. Le motivazioni che spingono una donna a fare una scelta così difficile sono molteplici, sarebbe da stupidi giudicare e inoltre in giro c'e tanta tanta ipocrisia. Un caro saluto Cinzia

Rebecca Opetsi ha detto...

Clelia Thnka for this beautiful and interesting article.

Life is something which needs to be respected and above all you may never know what you are aborting for example it may be someone who has the knowledge to cure somethings like AIDS and many other incurable diseases.

So I feel it is ver in justified to do such an action.

Thanks for this articke

Clelia ha detto...

Risposte

@Scarlett:Hai colto in pieno il messaggio del mio post. Tanta ipocrisa da parte della chiesa e della politica sulle scelte individuali non la condivido neanche io

@Jhonny:Ho letto il tuo commento con molta attenzione e rispetto profondamente il tuo punto di vista. La vita del feto è, anche per legge subordinato a quella della gestante. Ci sono casi in cui il bambino è malato e si pratica l'aborto terapeutico. Ci sono casi in cui una donna viene stuprata. Ora questo a te non potrà mai succedere ma prova ad immaginare avere dentro di te l'incubo dello stupro tutta la vita e vedere crescere un bambino che magari assomiglia al mostro che ti ha rubato la gioia di vivere. Pensa a chi non può mantenerlo il figio... darlo in adozione? Non mi sembra una scelta facile anche se lucidamente sarebbe la più giusta. Sono però d'accordo con te, ci sono casi deplovevoli... ecco perchè nel mio post ho scritto "Fatte le dovute eccezioni..".

Sono onorata della tua proposta... se sai cucinare ti sposo veramente! ;)

@Streghetta:Ben fatto a nominare l'ipocrisia!

@School of Girl: First of all thanks for your comment. I respect your point of you, but on the other hand I am convicted that sometime life is so cruel and some woman must to have an abortion. For example when a woman is subjected to rape.

Thanks for your comment

Grazie a tutti per la partecipazione a questo "dibattito"

Buona giornata

Clelia

Cangaceiro ha detto...

Non cambierei neanche una virgola del tuo pensiero Clelia. Mi trovo pienamente d'accordo.
L'aborto è visto come un "lavarsi le mani". E invece credo sia una scelta tragica, pesantissima, oculatissima ma quasi sempre necessaria, in determinate situazioni.