martedì 27 settembre 2011

Vogue: il girovita da 33 cm diventa un Avant Garde -Vogue Italy's Cover Called Anorexic in Fashion

A guardare bene l’anteprima della copertina di Vogue Italia di settembre, la bellezza dell’abito, i pearcing vistosi sul naso e sotto le labbra ed il volto etereo di Stella Tennant, modella quarantenne di successo e madre di tre figli, scompaiono alla vista del girovita che misura solo trentatre centimetri. Ancora una volta Vogue Italia vuole stupire sottolineando un vitino troppo ‘a vespa’ che nasconde le forme femminili dietro l’ampiezza smisurata di un abito nero: il perfetto stereotipo delle donne affette dal male oscuro della anoressia. Fabiola De Clercq, fondatrice dell’ABA, associazione per lo studio e la ricerca sull'anoressia, la bulimia e i disordini alimentari, scrittrice del libro intitolato ‘Tutto il pane del mondo’ è considerata una esperta nel campo delle malattie dei disordini alimentari. Venti anni nel tunnel della anoressia l’hanno spinta a ribellarsi agli stereotipi della donna emaciata. Contattata telefonicamente riguardo alla copertina del celebre magazine, la De Clercq esprime il suo disappunto con parole di dura condanna per la scelta editoriale del popolarissimo fashion magazine. “E’ la deriva del fare notizia facendo scandalo ed esasperando la realtà. Considerando che questa è poi la settimana della moda, pur di pubblicare qualcosa di scioccante farebbero di tutto. Con questa copertina Vogue ha mortificato il corpo delle donne, come se non ci fosse mai fine alla sofferenza.”

Perché Vogue Italia ha voluto accentuare in modo così irreale il corpo di una modella che probabilmente è gia magro?

La magrezza corrisponde al potere delle donne sulle donne. Oggi le donne non cercano lo sguardo maschile ma sono in continua competizione con le altre donne. La magrezza esasperata è sinonimo di una donna che ha il pieno controllo su tutto. Una donna che è capace persino di rinunciare al bisogno vitale di mangiare. E’ una donna che viene percepita come vincente e completamente invulnerabile. Vogue ha percepito questo trend deviante e lo ha riproposto ancora una volta.

Come spiega questa competizione tra donne riguardo all’aspetto fisico?

Poco tempo fa all’aereoporto di Milano mi è capitato di vedere una scena assurda. C’era una donna con una bambina in braccio. Indossava scarpe altissime e stava correndo per prendere l’aereo. Probabilmente ci teneva a non perderlo, ma non ha pensato che togliendosi i tacchi avrebbe potuto correre più veloce. Il punto è che le donne hanno bisogno di apparire, addobbarsi come alberi di natale. Tutto per attirare lo sguardo delle altre. Il maschio è sullo sfondo, un ombra. Molte delle pazienti al centro ABA hanno iniziato a dimagrire fino a divenire anoressiche perché sono state lasciate dal ragazzo, e giudicavano le rivali più magre e quindi più attraente di loro. Anche la pubblicità della L’Oreal è stata pensata e creata per questo stereotipo. Perché io valgo, il sottomessaggio è ‘più di te’. La sfida tra donne è da tempo un trend antropologico. Un fenomeno entrato nel dna del comportamento femminile e la magrezza estrema è divenuta parte integrante del modello di donna che può conquistare tutto.

La De Clercq, conclude l'intervista con un attacco frontale alla rivista fashion made in Italy:' il buon senso è stato sostituito dalla tecnologia visiva: photoshop'.

Sull’argomento è intervenuto anche il Dottor Raffaele Ruocco, responsabile del programma Dipartimentale dei Disturbi dell’Alimentazione di Perugia. “Con questa copertina – sostiene il dottor Ruocco - si da una immagine distorta di una epoca gia segnata da una profonda insoddisfazione da parte delle donne”. Secondo l’esperto di disturbi alimentari la moda è sicuramente uno dei fattori a rischio e l’effetto dell’immagine rimodellata dalla tecnologia è percepibile dalle lettrici come reale. “Attraverso foto, come quella proposta da Vogue - conclude Raffaele Ruocco -, si tende a presentare un modello di riferimento irreale come concreto, vero tangibile. E proprio questa profonda distorsione della realtà il problema”.

Di certo l’uso esagerato di Photoshop, per ridurre il corpo gia esile delle modelle, non è una novità per Vogue (foto sotto). Gambe e braccia al limite del reale. Curve che scompaiono, braccia e gambe che si assottigliano fino a sfiorare l’orrore. Questa è la moda che il magazine patinato ha, a volte, presentato alle sue lettrici. Le foto delle ‘modelle zombie’ dovrebbero creare orrore, repulsione , eppure le vendite di Vogue Italia non hanno subito cali sostanziali. Ma il successo, quello vero, può nascere a volte da grandi contraddizioni: sul sito di Vogue Italia si può infatti trovare una petizione (http://www.vogue.it/magazine/petizione-contro-i-siti-pro-anoressia) dove si chiede alle lettrici di prendere parte ad una campagna che vuole l’abolizione dei siti pro anoressia.

Una singolare incoerenza alla quale risponde Carlo Ducci, capo redattore responsabile per Vogue Italia. Ducci spiega così le ragioni editoriali della testata: “La foto in copertina è stata ispirata ad Ethel Granger, la donna entrata nel Guinness dei primati per il giro vita di 33 centimetri. Il nostro è stato un gioco di rimando”. Parlando della copertina incriminata Ducci, che sostiene di non aver partecipato direttamente alla scelta della foto, continua la sua difesa dalle accuse affermando che: “Vogue Italia da sempre prende spunto dalla realtà. Se questa realtà viene presa in maniera sbagliata questo non ci spaventa”. La contraddizione però persiste, e Ducci chiarisce il suo punto: “La realtà che proponiamo di solito è ispirazionale. Vogue ha una sua logica creativa. Non può essere considerata come la Bibbia.” Certamente non è la Bibbia ma viene letto e influenza centinai di migliaia di donne. L’immagine in copertina oltre ad essere ritoccata è anche ispirata ad una donna vera: l’unica donna al mondo a poter avere un giro vita così irrealistico per una donna adulta. E’ proprio su questa logica che il capo redattore di Vogue punta la sua ‘difesa’: “Solo una persona al mondo è arrivata a raggiungere un tale record, quindi è impossibile da parte di chi legge poterla emulare. E’ quindi un modello aspirazionale impossibile”.

Posto che se una donna ci è riuscita potrebbero riuscire tante altre, il mito di Ethel Granger, del Guinness dei Primati e ora anche la prima pagina di Vogue potrebbe indurre donne fragili e insicure non solo ad ispirarsi ma anche copiare il modello deviante e scivolare poi verso il baratro dei disturbi alimentari.

Il titolo di copertina sembrerebbe poi confermare la mia idea: “Avant Garde”. Un gioco di parole certo, ma Avant Garde, è una parola francese che significa avanguardia, ossia innovazione e quindi rivoluzione, un qualcosa che al contrario della spiegazione di Ducci potrebbe produrre comportamenti emulativi soprattutto per chi ambisce a quel “modello di donna che può conquistare tutto” attraverso l’apparenza di un corpo ‘unico’, come è riportato dalle parole di Fabiola De Clercq.

Articolo riadattato da me in inglese e pubblicato per la rivista womenenews (New York, United States of America) Nessuno è profeta in patria : )

English Version

Article published by womenenews

this is the link in english

http://womensenews.org/story/cultural-trendspopular-culture/110925/vogue-italys-cover-called-anorexic-in-fashion

8 commenti:

Kiara ha detto...

Carissima Clelia, è un piacere ritrovarti!
Ti ringrazio molto per la traduzione di questo articolo, se non ti spiace pubblico sulla mia pagina di fb il link a questo tuo post.

Un abbraccio,
Chiara

Clelia ha detto...

Certo che puoi pubblicare.
Grazie per i complimenti

Clelia

Chiara di Notte - Klára ha detto...

Interessante articolo. Condivido quasi tutto.
Ho solo un piccolo dubbio sull'affermazione che oggi le donne siano in competizione utilizzando la magrezza (anzi utilizzando il controllo totale sul proprio corpo) per affermarsi sulle altre donne.
L'anoressia, come la bulimia, sono disturbi che non sono innescati da una pulsione "competitiva". Il voler dare a questi disturbi una valenza strumentale e' fuoviante. Di anoressia e bulimia una ragazza e' vittima non utilizzatrice.
Comunque, sono convinta che anche questa "moda" della magrezza che ha portato tante ragazze ad assumere modelli estetici di un certo tipo stia per finire, proprio perche' finira' il modello "culturale" attuale a cui una certa estetica e' legata.

Clelia ha detto...

Cara Kiara,

Non c'è alcun dubbio che l'anoressia, come la bulimia, abbiano radici psicologiche molto complesse.
Credo che Fabiola volesse evidenziare il fatto che oggi la moda spinge ad una immagine deviante del corpo. Nella mia intervista mi diceva che nel suo centro ci sono molte ragazze anoressiche perchè l'ex ragazzo le aveva lasciate per un'altra che giudicavano più magra.

Grazie della tua osservazione.

Clelia

Kylie ha detto...

Mi sembra una copertina davvero esagerata e non ci sono ispirazioni che tengano. L'impatto visivo è quello che conta.

Baci

1x1 ha detto...

Ciao Clelia! Siamo un gruppo di ragazzi di Perugia con la passione per la scrittura e stiamo lavorando ad un romanzo scritto a puntate ed ambientato proprio a Perugia sul nostro blog. Ci farebbe enormemente piacere se venissi a dare un'occhiata e se sostenessi il nostro progetto (se lo troverai di tuo gradimento,ovviamente!). Molto carino il tuo blog, lo seguiamo volentieri! Tanti saluti e grazie.

La banda di UNOxUNO
www.unoxuno-1x1.blogspot.com

Pupottina ha detto...

ciao
da quanto non capitavo qui... pensavo che il blog fosse chiuso... ma eccoti tornata...
33 cm fi girovita sono davvero troppo pochi... la maggior parte degli essere umani è già tanto se riesce ad averne almeno il doppio se non di più... queste sono cose che bisognerebbe sapere... ciò che fa bene e ciò che fa male....
purtroppo le donne, è vero, sono in competizione per la magrezza... eppure è così facile cadere nell'eccesso contrario... l'invito del cibo, delle delizie che si perdono per tale aspirazione è così forte che la loro forza di volontà per rimare magre è davveor molto forte...

Brunhilde ha detto...

Poi magari credono di rimettersi la coscienza a posto lodando la cantante dei Gossip..
Mah.