mercoledì 1 dicembre 2010

La notizia e' femminile - Far from the sex equality discrimination is the queen

Non e' solo questione di numeri, e' uno sbilanciamento che sottolinea come, nonostante gli sbandieramenti di piccole conquiste, siamo ancora lontani dal raggiungimento della meta. Sono 15 anni che il Global Media Monitor Project (GMMP), una ricerca sulla percentuale di giornaliste di inchiesta nel mondo, ci da gli stessi risultati: una esigua minoranza di donne si occupa delle hard news, ossia notizie di politica ed economia. Questi campi sono quasi completamente dominio dei giornalisti, le colleghe si occupano maggiormente di arte, cultura, attualita' e sport (escluso il cacio ovviamente). Questi sono i dati emersi dal GMMP, un quadro scevro da ogni possibile altra interpretazione se non il fatto acclamato che sottolinea una forte discriminazione di genere ponendo in evidenza come le news e le opinioni piu' "significative", in termini soprattutto di ascolto, sono quasi a completo appannaggio dei giornalisti, uomini.
Lasciatemi esprimere un giudizio sincero verso i colleghi uomini: alcuni di loro sembrano persone brillanti finche' non aprono bocca e parlano. Poche hanno l' opportunita' di trattare le notizie di politica ed economia, ma d'altro canto le giornaliste che si occupano di attualita' fanno emergere realta' rilevanti che dovrebbero essere trattate nei discorsi dei politici e degli economisti. Mi riferisco alle professioniste dei media che intervistano i terremotati, entrano nelle fabbriche dando voce agli scioperanti, e documentano la vita di chi tutti i giorni lotta contro un quotidiano faticoso. Bisognerebbe valorizzare di piu' questi report e soprattutto far si che le giornaliste esperte in politica ed economia abbiano gli stessi spazi dei colleghi. Infondo molte possiedono talento, grinta ed attributi, sfortunatamente solo metaforici.
Qui non si tratta solamente di pari opportunita', qui si sta parlando di dare lustro al mestiere. Guardando alla grammatica italiana, qualcuno obietterà: il mestiere e' nome comune di cosa maschile, io rispondo si e' vero ma la notizia e' un nome comune di cosa femminile. Sfortunatamente anche la discriminazione e è donna ed e' la regina di cio' che chiamiamo moderna societa'.

English Version


It's not only an imbalance situation, despite some achievements were obtained by women, it is a matter of fact: sex equality is still far from being reality. For 15 year the Global Media Monitoring Project ( GMMP), an academic organisation that conduct every a yearly research, has underlined the usual short percentage of women journalists involved in the field of investigative journalism. According to the research only a very few women have the opportunity to write or talk about hard news, or rather news regarding political and economical issues: the ones able to get a strong engagement from audience. GMMP shows how men journalists "dominate" those sectors, while the vast majority of women journalists cover soft news, such as entertainment, art, cultural, current affair and sport event (not football of course, football is still a men topic). This is the outcome highlighted from the research that monitored this matter around the world. There is only one explanation which can be summed up what I reported to you with one single world: gender discrimination. As a journalist, and woman, let me say something regards this matter: some of my men colleagues seem bright people until they open their mouths to speak up. If it is true that a narrow minority can investigate hard news, a substantial part of women journalists draw the attention of audience to significant aspects of what happen around us. They works on important aspect of current affair like: interviewing earthquake victims, striking people in factories and reporting every day life of people who are struggling to survive in the society. I believe that the value of their work should be increase and politic and economic field needs to take into serious consideration this kind of news. Furthermore, let destroy this stupid discrimination and, above all, let women have the same right of men to investigate hard news. In the rear, some women are much more capable to do that, they get talent and punch attitude, unfortunately they do not have the men physical "attributes" which are indispensable for getting the status of hard news journalist, at least in a very large part of the world and of course in Italy. Beyond the sex equality, my straight point is: with more talent women an less incapable men in the field of investigative journalism, the quality of the job can be much more improve. Looking at the Italian grammar, some italian could object: job is masculine, I replay: yes but news is feminine. Unfortunately, according to italian vocabulary, discrimination is also feminine, and it is the queen of what we call the modern society.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente. Le donne possiedono una raffinata intelligenza e sensibilità che permette di osservare le cose più in profondità di quanto un uomo possa mai fare.
Io non sono per la parità dei sessi. Penso che il genere maschile abbia certe caratteristiche e quello femminile ne abbia altre. Un uomo non può fare qualcosa come lo fa una donna e viceversa, per quanto ci si sforzi e per quanto la nostra cultura oggi giorno sia riuscita a shakerare i due generi.
Ed è proprio per questo che occorrerebbe dare molto più spazio a giornaliste di sesso femminile nel raccontare le hard news.

Luca and Sabrina ha detto...

Purtroppo questa discriminazione ha radici profonde, nonostante tutto quello che si può dire, ovvero che siamo tutti più aperti, che la donna ha ottenuto riconoscimenti, ecc ecc.. Che esistano territori prettamente maschili ed altri prettamente femminili è verissimo, purtroppo e spesso sono le donne stesse a continuare a portare avanti questi clichè. Ti riporto un episodio successo un paio di mesi fa, che mi ha fatto sbottare. Luca ed io eravamo ad una festa, tra i vari intrattenimenti c'era uno stand dove avevano messo insieme la degustazione di alcune bottiglie di vino e la mostra di alcuni capi di abbigliamento femminili molto particolari. Ovviamente ci eravamo fermati davanti allo stand ed entrambi stavamo sbirciando gli abitini appesi. Si avvicina una ragazza (avrà avuto una trentina d'anni) e invita me ad avvicinarsi agli abiti, e guardando Luca dice "Invece a lei, che è un uomo, le vorrei fare assaggiare qualche vino!". La mia reazione è stata immediata, impulsiva e ho detto "Scusi, ma bisogna essere uomini per degustare il vino? mi scusi, mi meraviglia che a dire questo sia proprio una donna, accusiamo gli uomini di essere maschilisti e poi siamo le prime a cadere dentro questi clichè?", Clelia ti assicuro che ero davvero arrabbiata, lei mi ha dato ragione, ma constatare questa cosa mi ha amareggiato molto. Luca con un sorriso, ha guardato la ragazza e ha aggiunto "Tra l'altro l'intenditrice di vini è lei, non io!". Il vino comunque era pessimo, alcuni abitini bellissimi, ma mi era andata di traverso la voglia di acquistare. Ecco, c'è proprio una mentalità da scalfire e a prenderne coscienza devono essere gli uomini, ma fortemente anche le donne.
Un abbraccio
Sabrina&Luca

Efedrina ha detto...

Credo che le discriminazioni, che il genere femminile ha subito, abbiano fatto si che l'animo delle donne sia colmo di desiderio di rivalsa e volontà di mostrare e accrescere le proprie competenze. La donna sente di dover dimostrare di più, di doversi preparare meglio. Questo, a lungo andare, la renderà un elemento ben più valido dell'uomo. Adoro la favola della lepre e della tartaruga: una buona metafora di quello che, secondo me, accadrà nella "gara" tra sessi. Tra qualche anno, almeno.

Clelia ha detto...

@Luca e sabrina: molto significativo il fatto che hai raccontato. il vino e gli uomini e' un binomio superato. Comunque la ragazza doveva essere proprio bigotta. Sabrina, sono convinta che tu hai fatto un opera di insegnamento delle pari opportunita' che rimarra' nella mente della ragazzetta trentenne con la mentalita' di una novantenne ante rivoluzione . ps: le avranno detto che le donne ora oltre a poter bere vino,( addirittura in pubblico) , possono anche guidare la macchina e alcune, poche ma ci sono, pilotano anche aerei da guerra .
Ci dovrebbe essere un cambio di rotta a livello mentale... confido nelle nuove generazioni... se e solo se verranno educate a pensare al 50 e 50 non di piu' ne di meno.

Clelia

Marina ha detto...

Lavori a Londra? Wow, è così a misura di uomo come dicono?
Interessante la tua riflessione sulla discriminazione. :)

Clelia ha detto...

@marina: prima di tutto benvenuta nel mio blog. per rispondere alla tua domanda : lavoravo e vivevo a Londra, ono da poco tornata a Roma facendo sempre la giornalista : )

Clelia

FrammentAria ha detto...

Oltre ad una sensibilità e ad una visione decisamente più elevate, le donne hanno poi poca attitudine al compromesso, e questo le "compromette". Tanta strada ancora, sì.
(grazie ancora, Clelia. Soprattutto per esserti fatta "scoprire" :)

Felinità ha detto...

Temo la strada sia ancora lunga da percorrere ..... ma stiamo camminando e questo è ciò che conta, bisogna però che molte donne ci credano veramente , si emancipino da una dipendenza psicologica che va dal piantare un chiodo a essere convinte che si può avere una vera influenza nel mondo che le circonda. Non eà facile secoli di cultura al maschile ci giocano contro, ma se crediamo in noi stesse senza pregiudizi sia al maschile che al femminile possiamo andare dove vogliamo. Un caro saluto miaoooo

Clelia ha detto...

@Frammenti d'aria: Lieta di trovarti nel mio overlook.
Interessante il tuo commento, personalmente penso che l'attualita' hard, quella delle interviste nel mondo reale sono delle donne proprio perche' un approccio femminile a questi temi e' sempre il vincente.

@Felinita': un saluto felino a te mia cara

Kylie ha detto...

Però le donne dominano nei tg, sono più brave o più belle e quindi più presentabili e rassicuranti?

Un pò di parità in tutto ci vorrebbe.

Un abbraccio e buon inizio di settimana!

Francy274 ha detto...

Buona Sera,
il punto è : provate a dirlo alle mamme che il figlio maschio vale quanto la figlia femmina... e forse cambieremo il mondo.
Ne dubito :))

Clelia ha detto...

@ Francy: i figli sono figli, maschio o femmina non dovrebbe fare la differenza... o sbaglio?????

clelia

Francy274 ha detto...

Buon Giorno Clelia,
certo che i figli sono figli, ma credimi c'è chi la differenza la fa, e sono proprio le madri a farla.

Mat ha detto...

Il tuo lavoro è molto interessante così come quello che scrivi in questo blog.
Grazie di essere passata da me.
Amo leggere "dettagli" di argomenti spesso bistrattati o sottovalutati.
Un saluto. Mat.

Ellys...o meglio Martina ha detto...

Non posso che darti ragione...io ho voluto sfatare questo "mito" dell'uomo in quanto mi sono laureata in ingegneria e progetto elicotteri. Ho solo colleghi maschi, quel mondo appartiene agli uomini, non so perchè...forse è una forma mentis sbagliata che ha la nostra società!

Unknown ha detto...

Buongiorno,
Ti contatto tramite commento perché non ho trovato nessun altro modo per farlo.
Vorrei farti conoscere il servizio Paperblog, http://it.paperblog.com che ha la missione di individuare e valorizzare i migliori blog della rete. Mi piacerebbe che tu entrassi a far parte dei nostri autori.

Sperando di averti incuriosito, ti invito a contattarmi per ulteriori chiarimenti,

Silvia

silvia [at] paperblog.com
Responsabile Comunicazione Paperblog Italia
http://it.paperblog.com