Riconoscersi negli stereotipi sociali è sempre stato molto difficile, il pregiudizio ci insegue sempre ed è visto come una variante sociale del contatto umano. Ogniuno di noi, appena conosce una persona nuova crea nella sua mente un giudizio che deriva da stereotipi o da sensazioni emozionali. Pulire la mente da ogni residuo e non avere nessun pregiudizio è prerogativa assoluta dei bambini...loro tendono a vedere il mondo in una luce totalmente nitida, dove nulla è contaminato dall'esperienza e dalla conoscienza che si acquisisce quando si diventa adulti. Quante volte capita a tutti noi di pensare a una persona, magari appena conosciuta e catalogarla in uno stereotipo... passando in una strada isolata e buia se vediamo un uomo che ci guarda e ha un coltello in mano arrivamo subito alla conclusione che è un criminale, allora affrettiamo il passo per scampare ad un pericolo che per noi è ovvio. In queato caso il pre- giudizio può salvarci da situazioni spiacevoli. Ci sono poi pregiuzi ottusi radicati nella mente dei più accaniti conservatori i quali pensano che solo perchè una persona non proviene dal loro stesso backgroung allora è pericolosa... ma questo non lo definirei un pregiudizio, piuttoto lo definirei come una deviazione mentale verso stereotipi culturali dettata dall'ignoranza e dalla presunzione di persone stupide.
E' solo con la conscienza approfondita che ogniuno rafforza o smentisce il proprio pregiusizio iniziale. Tutti pensano al pregiudizio come qualcosa di negativo, non soffermandosi mai a riflettere che tutti abbiamo pregiudizi... per esempio tutti ci aspettiamo che determinati comportamenti da parte degli altri o giudichiamo determinate azioni. Ah... l' odiato pregiudizio, visto come un giudizio dato prima di conoscere a fondo chi ci circonda o come quella sorta di istinto che ci guida a dare giudizi superfciali è il primo passo dettato da ciò che la nostra mente ci suggerisce. Come una bussola sono l'ago che ci da la diensione iniziale delle situazioni. Ma si sa, come sosteneva saggiamente Gofman, tutti gli esseri umani sono degli attori, e l'abilità di nascondersi dietro molteplici personalità non è prerogativa assoluta dei pazzi. Dando per scontato che tutti noi cerchiamo di dare il meglio di noi quando conosciamo una persona, supponendo sia vero che siamo sempre spronati a mostrare le nostre qualità positive... è allora che il pre-giudizio è in qualche modo guidato magari dalle aspettative sociali? Ma c'è ovviamente altro che ci guida... ed sono quelle che ho definito sensazioni emozionali. Scoprire piano piano un ragazzo, che è nato e cresciuto in un paese diverso dal nostro per lingua, tradizioni e cultura differenti ... questo potrebbe far nascere un pre- giudizio negativo. Ma se poi lui si rivela fragile, pronto ad ammettere ogni suo possilbile sbaglio, che mostra le sue insicurezze e la sua vulnerabilità... questo va contro ogni aspettativa sociale predeterminata... e il feeling che si può instaurare in un discorso dove si condividono sguardi ed emozioni può contribuire a creare un pre-giudizio notevolmente positivo. Cosa succede allora quando i dui poli pregiudizievoli opposti si incrociano. Succede che si decide di scartarne selettivamente uno... quello negativo ovviamente. Ma visto che nella vita per quanto ci sforziamo di recitare un ruolo, la maschera è sempre destinata a staccarsi dal volto per lasciar mostrare la vera identità... è in questi momenti che ogniuno mostra la vera essenza di se... ed è allora che il pregiudizio diventa giudizio... ed è in questo modo che ho scoperto che il ragazzo che avevo conosciuto era solo la prospettiva di quello che io volevo vedere e che lui non era.
Così pregiudizi e sensazioni ci portano all'interno di sentieri sconosciuti che ci aiutano a crescere e arricchire il nostro bagaglio... ma poi alla fine è sempre il tempo a rivelarci la realtà che anche se inaspettata deve essere colta.
E' solo con la conscienza approfondita che ogniuno rafforza o smentisce il proprio pregiusizio iniziale. Tutti pensano al pregiudizio come qualcosa di negativo, non soffermandosi mai a riflettere che tutti abbiamo pregiudizi... per esempio tutti ci aspettiamo che determinati comportamenti da parte degli altri o giudichiamo determinate azioni. Ah... l' odiato pregiudizio, visto come un giudizio dato prima di conoscere a fondo chi ci circonda o come quella sorta di istinto che ci guida a dare giudizi superfciali è il primo passo dettato da ciò che la nostra mente ci suggerisce. Come una bussola sono l'ago che ci da la diensione iniziale delle situazioni. Ma si sa, come sosteneva saggiamente Gofman, tutti gli esseri umani sono degli attori, e l'abilità di nascondersi dietro molteplici personalità non è prerogativa assoluta dei pazzi. Dando per scontato che tutti noi cerchiamo di dare il meglio di noi quando conosciamo una persona, supponendo sia vero che siamo sempre spronati a mostrare le nostre qualità positive... è allora che il pre-giudizio è in qualche modo guidato magari dalle aspettative sociali? Ma c'è ovviamente altro che ci guida... ed sono quelle che ho definito sensazioni emozionali. Scoprire piano piano un ragazzo, che è nato e cresciuto in un paese diverso dal nostro per lingua, tradizioni e cultura differenti ... questo potrebbe far nascere un pre- giudizio negativo. Ma se poi lui si rivela fragile, pronto ad ammettere ogni suo possilbile sbaglio, che mostra le sue insicurezze e la sua vulnerabilità... questo va contro ogni aspettativa sociale predeterminata... e il feeling che si può instaurare in un discorso dove si condividono sguardi ed emozioni può contribuire a creare un pre-giudizio notevolmente positivo. Cosa succede allora quando i dui poli pregiudizievoli opposti si incrociano. Succede che si decide di scartarne selettivamente uno... quello negativo ovviamente. Ma visto che nella vita per quanto ci sforziamo di recitare un ruolo, la maschera è sempre destinata a staccarsi dal volto per lasciar mostrare la vera identità... è in questi momenti che ogniuno mostra la vera essenza di se... ed è allora che il pregiudizio diventa giudizio... ed è in questo modo che ho scoperto che il ragazzo che avevo conosciuto era solo la prospettiva di quello che io volevo vedere e che lui non era.
Così pregiudizi e sensazioni ci portano all'interno di sentieri sconosciuti che ci aiutano a crescere e arricchire il nostro bagaglio... ma poi alla fine è sempre il tempo a rivelarci la realtà che anche se inaspettata deve essere colta.