martedì 7 agosto 2007

Sulle rive del Tamigi


Nel cuore di Londra c'è il Tamigi, il suo lento corso contrasta con la vita frenetica che si svolge nella city. Sulla banchigia puoi scorgere diverse persone...uomini d'affari che stringono fra le mani la loro 24 ore con gli auricolari inseriti nelle orecchie, donne strette in rigidi tailler che mangiano velocemente panini di Mc Donald, ragazzi che fanno jogging, turisti che scattano foto verso Saint Paul Cathedral... e poi ci sono loro ... gli Artisti di Strada. Li puoi incontrare in ogni punto del tuo cammino, e se hai voglia di guardare...soffermati verso le statue viventi, ossia uomini o donne travestiti da personaggi storici o da maschere carnevalesche decorate con i colori dell'oro e dell'argento. Loro sono lì vicno al fiume, perfettamente fermi con lo sguardo rivolto verso un punto indefinito dell'orizzonte, e solo talvolta si muovono con movimenti meccanici e armonici che incantano la folla. E nella città più indaffarata d'Europa dove tutti corrono e sgomitano... c'è chi ha scelto di restare immobile. Sulle rive del Tamigi trovi anche giocollieri, giullari, acrobati circenzi, musicisti e illusinisti che con la loro arte antica catturano gli sguardi dei passanti.

Il pubblico rimane incantato nel vedere questi spettacoli perso nella magia dal sapore antico che evocano. Nell'era della tecnologia satellitare, nel quale il rapporto tra artista e pubblico si riscotra solamente nell'aulicità e solennità del teatro, la gente si ferma a guardali e riconosce l'arte anche non sapendo cosa sia, si ritrova rapita dallo spettacolo quasi catapultata in un'altra epoca, trattiene il respiro, sorride e partecipa attivamente mostarndo curiosità. E in mondo dove il mondo privato e ormai parte costituente del mondo pubblico...la curiosità è una dote rara che appartiene ai bambini... o agli spettatori degli artisti di strada.

Sulle rive del Tamigi, con le barche che lo solcano e i ponti che lo attraversano c'è la storia di Londra, il suo sapore acre ed il profumo intenso, il fascino del viale alberato che di sera si colora di un eclettico blu cobalto, fiancheggiato da panchine in legno e ferro con incisioni alla memoria... è questa la magia del fiume. Nessuno potrà mai descriverla propriamente... bisogna esserci davanti e aprire gli occhi per potersi accorgere di ciò che ci circonda... bisogna possedere un animo sensibile per catturare l'atmosfera solo così ci si può innamorare del Tamigi.

Nessun commento: