Qualcuno evocherà gusti amarognoli, altri agrodolci, ma la vita può essere dolcissima come un a torta al cioccolato. Guardate un tramonto in riva al mare, cercate di coglierne le sfumature meno visibili, osservate un uomo e una donna anziani stretti in un abbraccio, e cercate di comprenderne il significato profondo, osservate ogni sorriso che vi circonda e ogni persona che vi dona ogni giorno quel bene prezioso chiamato amicizia. Pensate a tutte queste immagini e provate a dare torto a tutti coloro che le tacceranno di retorica. Già ma la vita è solo bella in potenza, perchè piccoli e grandi conflitti la bagnano d'amaro, ne corrompono il gusto, ne sbriciolano la consistenza, la rendono a volte disgustosa al palato. Per esempio la guerra è solo una delle vie per comprimere l'uomo nell' infelicità, ed è la più grave, lacerante e distruttiva. Anche nella quotidianità, piccole fratture, incomprensioni, la più buia cecità verso i dolori altrui, sfibra la vita...la emargina. Bisogna sempre ricordarsi che esistono anche gli altri e che nesuno ha senso considerato come entità a se stante chiuso nell'angustia dell'egoismo.
Se solo riflettiamo sul bimbo che interpretò "La vita è bella", il
protagonista di "Marcellino pane e vino" opppure lo stesso Pinocchio, questi tre personaggi incarnano la necessità di perseverare la felicità innocente. Tutti questi esempi possono essere catalogati come finzioni è allora necessario leggere il libro autobiografico di Primo Levi " Se questo è un uomo" per comprendere come in un lager non c'era spazio per la disperazione. In questo libro oltre alla solidità storico narrativa, deve essere colto anche un'altro mesaggio: la disperata ricerca della felicità da parte dell'uomo, qualunque sia la sua vicenda personale. E mai gli uomini saranno felici da soli chiudendosi nell'egoismo. O si è felici insieme o... non si è felici.
Se solo riflettiamo sul bimbo che interpretò "La vita è bella", il
protagonista di "Marcellino pane e vino" opppure lo stesso Pinocchio, questi tre personaggi incarnano la necessità di perseverare la felicità innocente. Tutti questi esempi possono essere catalogati come finzioni è allora necessario leggere il libro autobiografico di Primo Levi " Se questo è un uomo" per comprendere come in un lager non c'era spazio per la disperazione. In questo libro oltre alla solidità storico narrativa, deve essere colto anche un'altro mesaggio: la disperata ricerca della felicità da parte dell'uomo, qualunque sia la sua vicenda personale. E mai gli uomini saranno felici da soli chiudendosi nell'egoismo. O si è felici insieme o... non si è felici.
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